L’innovazione Bonelli: i Bastardi di Pizzofalcone

Di Cosimo Cristiano Mangia – Conosciamo la Sergio Bonelli Editore per gli eroi di carta come Tex (che nel 2018 ha festeggiato 70 anni di vita editoriale e 700 numeri pubblicati) Zagor e Dylan Dog, ma la Fabbrica dei sogni non smette mai di “rinnovarsi” e dopo aver percorso diversi generi dal Western al Fantasy, dall’Horror alla Fantascienza, ora sta cercando nuove vie e nuove sperimentazioni.

1510583280219Per la new entry di casa Bonelli ritroviamo la collaborazione con Maurizio De Giovanni, che era già cominciata nel 2017 con la trasposizione delle avventure del Commissario Ricciardi, in una serie di volumi di pregio da libreria affiancata sempre da albi versione edicola. Finora sono stati pubblicati un Magazine 2018 e quattro albi: Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti. Con il  2019 il commissario si arricchisce  di tante novità, già a maggio con un Magazine contenente 5 storie nuove  ed un estratto in Bianco e nero dei Bastardi di Pizzofalcone.

pizzofalcone-4-2Adesso Bonelli, criticata a lungo per la sua staticità su alcuni contenuti editoriali, rinnova il guardaroba lanciando sul mercato I Bastardi di Pizzofalcone.

La storia tratta dai libri pubblicati da Einaudi  nel 2013 e portati sul piccolo schermo attraverso una serie tv su Rai 1 con Alessandro Gassman, arriva in un fumetto tutto nuovo dove i protagonisti non hanno sembianze umane, ma del tutto inusuali, diverse da quelle canoniche a cui siamo sempre stati abituati dalla casa editrice milanese: quelle di cani. La storia con animali antropomorfi ha un netto richiamo a uno stile che nel fumetto viene chiamato “furry”, vista ad esempio negli ultimi anni nella saga di BlackSad, pubblicata in Italia da Rizzoli Lizard.

«Volevamo poter proporre ai lettori i personaggi in una maniera davvero originale e nuova anche per la nostra casa editrice e così abbiamo accettato la proposta di Fabiana Fiengo e di Maurizio De Giovanni di proiettare quel ciclo di storie in un universo animale mai immaginato fino a oggi in Casa Bonelli. Le interpretazioni grafiche zoomorfe sono state scelte rispettando il carattere dei personaggi rispetto a quanto raccontato nei romanzi e anche questa volta siamo stati estremamente fedeli all’immaginario di De Giovanni come già avvenuto per il ciclo del Commissario Ricciardi»,  racconta il direttore editoriale Michele Masiero. 

180311605-d2ca873f-c579-4309-830e-eb73c4194421La storia è ambientata Napoli. Alcuni agenti di polizia sono stati arrestati perché coinvolti in un traffico di stupefacenti, la squadra del commissariato di Pizzofalcone è allo sbando. Per la nuova direzione viene chiamato Luigi Palma, affiancati da nuovi poliziotti: l’ispettore Giuseppe Lojacono, l’assistente Francesco Romano, la giovane Alessandra Di Nardo, l’agente Marco Aragona,  affiancati dal vicesovarintendente ed esperta di informatica Ottavia Calabrese e  dall’anziano agente Giorgio Pisanelli. A tutti è stata data l’ultima possibilità di restare in polizia.

pizzofalcone-10«Pizzofalcone esiste veramente – racconta Maurizio De Giovanni – è il nome della collina sopra piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli: è una zona che unisce realtà sociali e ceti diversi, tra nobiltà partenopea e gente dei quartieri spagnoli. Il commissariato l’ho inventato e collocato in quel luogo, perché tra quei confini invisibili di condizioni differenti emergono contrasti forti che danno luogo a personaggi straordinari».

Il  Fumetto sarà disponibile da aprile, con un volume cartonano di 144 pagine da libreria, disegnato da Fabiana Fango, sceneggiatura di Claudio Falco e Paolo Terracciano e con copertine a cura di Daniele Bigliardo.