Il sogno di Gabriel

Di Giuseppa Granà – Abbiamo tutti un sogno da realizzare, grande o piccolo che sia. Giocare, correre, cadere e rialzarsi, ridere, vivere liberamente una vita serena. Azioni semplici e comuni per ogni bambino, ma che per alcuni facili non sono. Nasce tutto con un battito di ciglia, dal concepimento a quando quegli occhioni si aprono per la prima volta e che sembrano voler dire: «Eccomi, sono nato e so che adesso ci sarete voi, mamma e papà, a proteggermi dai mali del mondo».

Anche se a volte ci sono cose che non si possono impedire come le malattie, occorre dall’altro lato tanta tenacia e pazienza nella speranza che si possa giungere a una diagnosi e quindi a una possibile cura. In questi casi è l’amore verso il proprio bambino che aiuta i genitori a non perdere mai la forza per garantire un futuro alla propria creatura. Quella che segue è la storia di Gabriel, nato in Sicilia.

46491647_266076530758270_7142608644213833728_oHa soltanto quattro anni, compiuti il 20 novembre scorso, eppure il piccolo lotta dalla nascita contro una malattia rara chiamata malformazione di Arnold Chiari di tipo 1, che provoca una pressione nel cervelletto e alle tonsille cerebellari a causa della fossa cranica stretta. Nonostante i suoi malesseri è un bambino solare, amante dei supereroi Superman e Batman; è anche credente tanto è vero che indossa al collo per sua scelta il Tau, segno concreto di devozione cristiana.

Crescendo e dovendo fare i conti con la vita quotidiana sono sorte altre difficoltà di non poco conto. Infatti, durante i primi mesi di vita oltre a questa malattia rara, sono state diagnosticate altre patologie come una dilatazione dei reni e dell’uretere, si tratta della Sindrome del Midollo Ancorato Occulto, e la FMF acronimo di Febbre Mediterranea Familiare.

Per queste problematiche Gabriel è stato ricoverato diverse volte in ospedali come il Meyer di Firenze, il Bambin Gesù di Roma, il policlinico di Messina, l’Ospedale dei bambini di Palermo, ma ciò non è ancora bastato. È necessario seguire una terapia presso un centro di riabilitazione consistente in tre giorni di neuro-motoria e due giorni di piscina per rafforzare la debole muscolatura.

Nonostante ciò, occorre un intervento molto costoso: il bambino partirà il 26 gennaio dalla sua Ribera alla volta dell’America, New York – Oceanside, per subire un primo intervento per il Midollo Ancorato Occulto.

A sostenerlo come sempre ci saranno mamma Manuela e papà Giovanni, che resteranno negli Stati Uniti fino al 20 febbraio. Ancora da definire quando verrà effettuato il secondo intervento per la malformazione di Arnold Chiari 1 con l’osso odotoideo retroflesso. Questo comporta una sorta di pressione sul midollo spinale e per tal motivo Gabriel perde l’equilibrio, ha mal di testa, le gambe sono dolenti e perdono sensibilità, ha dolori anche ai piedi e al collo. E ancor di più, in una terra dove il sole regna sovrano e fa da cornice alla sabbia e al mare che invogliano al gioco, il piccolo deve limitarsi per non provare fastidio dall’esposizione per molte ore al sole.

Un’infanzia limitata in quei piccoli gesti naturali come calciare un pallone, scendere le scale, colorare insieme agli altri bambini. La partenza non sarebbe stata possibile senza una raccolta fondi, costantemente documentata nella pagina Facebook dell’Associazione “Il sogno di Gabriel”.

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Ora più che mai non può arrestarsi la raccolta fondi, che può essere effettuata mediante bonifico bancario intestato all’Associazione “Il sogno di Gabriel” recante la causale: AIUTIAMO GABRIEL, Iban IT47I0200883090000105448902. È possibile donare anche dall’estero con il codice BIC Swift: UNCRITM1I96.

Diamo a Gabriel un lieto fine, la possibilità di rendere il suo sogno realtà, ovvero vivere una vita senza barriere come quelle dei letti ospedalieri dov’è stato.