Il Millennial Lab 2030: un progetto per l’indipendenza economica dei giovani

Di Ugo Lombardo – La Fondazione di ricerca Bruno Visentini, il 4 dicembre del 2017, ha dato avvio alla I edizione del progetto biennale Millennial Lab 2030. Tale iniziativa, che ha come responsabile Luciano Monti (Condirettore scientifico della Fondazione e professore di Politiche dell’Unione Europea alla Luiss Guido Carli di Roma) e come coordinatore il dottor Roberto Cerroni (responsabile dell’ufficio ricerca e progettazione della Fondazione), è in linea con i più recenti studi sullo sviluppo sostenibile e sul divario generazionale.

Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e gli opinion-makers a livello nazionale e locale sul futuro che attende le nuove generazioni e sull’impatto che queste dinamiche di medio-lungo periodo avranno nel processo d’integrazione europea.

Sia le attuali, come anche le future generazioni, infatti, corrono il rischio concreto di un peggioramento delle condizioni di vita rispetto a chi li ha preceduti, oltre a non poter contare su quella sicurezza sociale sulla quale si è fondato il welfare europeo post bellico. A causa della rottura del contratto che dovrebbe legare tra loro le generazioni, si sta rischiando di lasciare una cicatrice profonda non solo dal punto di vista del divario territoriale (Nord-Sud; Centro-Periferia), ma anche sul piano generazionale.

Una cicatrice, questa, che si concretizza in due sfide intergenerazionali: da un lato, nel costo e negli sforzi che i primi (la generazione più giovane) dovranno sostenere per recuperare il ritardo accumulato e il terreno perduto; dall’altro, nel potenziale rischio di non riuscire a cogliere in tempo le opportunità che la vita offre.

In questa seconda prospettiva, il concetto di divario generazionale si traduce nel crescente gap che separa le nuove generazioni, i Millennials, senza lavoro e sottoccupate, dai baby boomers, nati tra il 1946 e il 1960, i quali hanno beneficiato (e ancora beneficiano) del precedente sviluppo economico e della piattaforma di sicurezza sociale, pensionistica e previdenziale. Si tratta di un divario che finisce per tradursi in un’esclusione sociale dei giovani e nel drammatico calo delle opportunità di crescita non solo individuale, ma anche collettiva.

Progetti di questo tipo hanno l’importanza di rendere i giovani studenti, fin dalle superiori, sia degli attori dal punto di vista individuale, carichi di sogni e determinati a volerli realizzare, sia dei soggetti in ottica collettiva, troppo spesso mantenuti ai margini della vita democratica, del mondo del lavoro e delle istituzioni. Per questo, è fondamentale che i Millennials prendano coscienza non solo del presente che vivono, ma anche del futuro che li attende.

Durante la prima edizione del ML2030, è proprio attraverso l’attività di laboratorio, da un lato, e la promozione di incontri e di dialoghi (ogni istituto da progetto ha organizzato 3 eventi nell’ambito della crescita Intelligente, Sostenibile ed Inclusiva) tra la generazione Millennials e gli attori istituzionali ed economici del territorio di riferimento, dall’altro, che gli studenti dei licei si sono resi protagonisti nel discutere e definire le sfide che dovranno affrontare per il raggiungimento della propria e piena maturità economica e sociale.

Attraverso l’attività laboratoriale, infatti, si sono preparati sul tema tramite l’analisi, in prima persona, dell’Indice di Divario Generazionale relativo al proprio territorio, maturando, in questo modo, una consapevolezza del problema che li affligge, ricercando e valutando i dati attraverso le fonti ufficiali, come l’Istat.

In questa prima edizione, sono stati coinvolti 281 studenti che hanno attivamente partecipato al progetto, ma ciò che è maggiormente d’impatto sono i numeri generali dell’iniziativa. Il progetto, in tale edizione, ha, infatti, coinvolto complessivamente 5083 persone tra studenti, docenti e relatori. In particolare, 4631 studenti, 329 docenti e 123 relatori hanno partecipato ai 30 workshop tematici (Millennail Lab 2030 tour) organizzati dagli istituti partecipanti, insieme agli eventi di apertura e chiusura della prima edizione, avvenuta l’11 aprile 2018 a Gaeta, all’interno del contesto del Festival dei Giovani.

Nella seconda edizione, che si concluderà a febbraio 2019, i nuovi studenti saranno nuovamente protagonisti perché il laboratorio e gli eventi che saranno organizzati, li porteranno ad elaborare delle proposte alle autorità locali al fine di ridurre il livello del divario generazionale, sulla base dell’indice calcolato in precedenza.

Il Millennial Lab tour 2030 2.0 – la cui prossima tappa è fissata per il 4 ottobre a Castrolibero, in provincia di Cosenza – prevederà circa 37 eventi con un impatto che sembra possa eguagliare, se non superare, i numeri della prima edizione, segno evidente che i giovani hanno voglia di essere protagonisti nel futuro che li riguarda.