Zona a Traffico Librario: la biblioteca di Pietro Tramonte

Di Davide Renda e Valentina Spinelli – Tra le vie del centro storico di Palermo, a due passi da Via Roma, è sorta da qualche anno una biblioteca molto particolare, un po’ inusuale nella forma rispetto alle classiche librerie cittadine e non, composta principalmente da volumi vecchi, ingialliti e fuori edizione.

foto 2La biblioteca in questione è a cielo aperto, la sua pavimentazione non è parquet o moquette ma, al contrario, è composta dalle balate (pietre quadrangolari tipiche del centro storico cittadino) e vecchi tappeti. Le scaffalature, custodi di tanti saggi, romanzi, biografie e non solo, non hanno alcunché di costoso ma, al contrario, sono un palese esempio di riciclo di vecchi armadi e scrivanie, spesso donati, a cui è stata concessa una nuova destinazione. All’inizio della biblioteca un simpatico cartello con su scritto “Aperto per ferie” accoglie i visitatori. Queste caratteristiche inusuali rendono la Biblioteca Privata Itinerante di Pietro Tramonte una realtà unica nel suo genere.

L’iniziativa di Pietro nasce con l’affitto di un piccolo magazzino in Piazza Monte Santa Rosalia, dove qualche anno fa decise di conservare la sua collezione personale di testi, mettendoli a disposizione di tutti, tramite il baratto con altri volumi o per mezzo di una libera donazione, sia di nuovi testi che di un piccolo contributo economico, importanti per la manutenzione ed il continuo ampliamento della biblioteca stessa. Col tempo la sua attività ha incuriosito passanti, cittadini e turisti, i quali hanno supportato fin da subito il suo progetto, contribuendo alla sua crescita, donando a loro volta i propri libri. Così facendo migliaia di volumi hanno avuto la possibilità ulteriore di essere riscoperti e nuovamente letti.

Incuriositi da questa realtà, abbiamo deciso di perderci al suo interno e intrattenere una lunga conversazione con il sempre sorridente Pietro, il quale ci accoglie quasi abbracciandoci in quello che per lui non è soltanto un passatempo ma una vera e propria missione.

Pietro ci dice che rappresenta da anni un’ancora di salvezza per chi non vuole gettare i propri libri. I palermitani lo considerano il perfetto custode di tutti quei testi che altrimenti andrebbero persi. Il rapporto con la conoscenza e con il libro – continua Pietro – è cambiato con l’avvento di Internet, che in molti ritengono essere una fonte di informazioni esaustive ed attendibili. In realtà questa considerazione sul web è spesso fallace, e i libri rappresentano tutt’oggi un faro di conoscenza non esclusivamente riscontrabile nel mondo digitale.

foto 3Il libro, per Pietro, non rappresenta meramente un contenitore di informazioni, ma molto di più. Tanti scrittori del passato, avendo cristallizzato il loro vissuto nelle loro opere, possono essere ancora oggi attualissimi e, quindi, eterni, poliedrici e non anacronistici. Ogni scritto ha un proprio carattere, carisma e personalità, al pari delle persone. È possibile scoprire molto di più se si va al di là della copertina.

Durante la nostra conversazione, sono state tante le persone che si sono fermate tra gli scaffali della biblioteca. Ci ha colpiti particolarmente la dedizione di un ragazzo nel cercare di ricomporre la raccolta di libri della nonna; ed ancora, abbiamo avuto il piacere di incontrare turisti, italiani e stranieri, studenti palermitani, i quali hanno scoperto questa realtà per mezzo del passaparola e di alcune guide turistiche sulla città di Palermo. In quest’ultime si indica ironicamente la biblioteca con l’acronimo Z.T.L., che in questo caso rappresenta una “Zona a Traffico Librario”, sempre aperta a tutti coloro i quali decidono di dedicarvi il proprio tempo, soprattutto perché la quantità di libri presenti è talmente vasta da richiedere una ricerca minuziosa ed attenta.

Il nostro invito è quello di scoprire la biblioteca e di concedergli l’attenzione che merita, intrattenendosi a conversare con Pietro senza badare al trascorrere del tempo. Sarete sorpresi di come questa iniziativa di Book Crossing non rappresenti soltanto un luogo di ritrovo per accaniti lettori, ma un’iniziativa socioculturale che pone il libro al centro di una rinascita culturale della città di Palermo.


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