Lettura sotto l’ombrellone: “La briscola in cinque” di Marco Malvaldi

Di Silvia Scalisi – Prendete un’estate calda, rovente, in un paesino immaginario della costa livornese, con un bar, unico posto dove trovare un po’ di refrigerio con una granita o un caffè freddo. Prendete quattro vecchietti che non vogliono rinunciare alle chiacchiere tra amici (e vogliono anche la scusa per fuggire da casa da mogli un po’ assillanti), anche con 35 gradi all’ombra.

Prendete un ragazzo, Massimo, sveglio, intelligente, che le circostanze della vita hanno portato ad essere proprietario del bar, proprio quell’unico bar che fa da rifugio ai quattro vecchietti.

Condite quest’immagine amena e quasi bucolica con un omicidio, uno di quelli brutali ed efferati, uno di quelli che non ti aspetti in un calmo paesino del genere. Avrete così La briscola in cinque di Marco Malvaldi, giovane autore che ci allieta con un giallo interessante e fresco, di lettura semplice e scorrevole.

41mieT5ao3L._SX352_BO1,204,203,200_Per una serie di (fortunati) eventi, Massimo e i quattro simpatici avventori del suo Bar Lume tra intuizioni, rimproveri, e battute sagaci, aiuteranno la polizia nelle indagini, fino a scoprire loro stessi l’insospettabile assassino, che lascerà anche i lettori a bocca aperta.

Non appena terminato il libro, sentirete un senso di vuoto incolmabile, perché i vecchietti del BarLume creano dipendenza, e vi mancheranno da subito.

Per questo, nessun problema: l’autore ha scritto ben altri sei episodi con gli stessi protagonisti (l’ultimo uscito da qualche settimana, A bocce ferme, sempre del medesimo editore), che potranno accompagnarvi in tutte le vostre vacanze.