Mosca, oltre i Mondiali 2018

Da Inchiostro Virtuale

Di Annalisa Ardesi In viaggio verso Mosca. Arrivare e, soprattutto, circolare per Mosca, è una delle parti più facili del viaggio. In questa città infatti sono presenti 4 aeroporti internazionali (Šeremet’evo, Domodedovo, Vnukovo e Zhukovskij), 9 stazioni ferroviarie, numerosi tram, un sistema monorotaia, un sistema ferroviario urbano terrestre, uno sviluppato servizio di car e bike sharing e una delle più grandi e profonde metropolitane del mondo, la metropolitana di Mosca, la prima più frequentata in Europa e la quarta più frequentata nel mondo.

Anche se aborrite l’idea di spostarvi sottoterra, per ovvie ragioni, vi consiglio comunque di visitare le stazioni della metropolitana. In tutto sono 206, ma, di queste, 44 sono considerate patrimonio culturale. Un esempio su tutte è la stazione Kievskaja.

Kievskaja-860x484Aperta nel 1953, è riccamente decorata nello stile quasi-barocco predominante all’inizio degli anni cinquanta. I pilastri squadrati sono ricoperti in marmo bianco degli Urali e in piastrelle di ceramica decorate, mentre il soffitto è decorato con una serie di affreschi realizzati da vari artisti che ritraggono la vita in Ucraina. Un grande mosaico al termine della banchina commemora il 300º anniversario della riunificazione di Russia e Ucraina. L’illuminazione proviene da una serie di lampadari esagonali. Più che una stazione del metrò, pare un salone di una reggia.

Curiosità: vi serve un Taxi? Nessun problema, a Mosca basta fare l’autostop. È infatti usanza comune per molti conducenti offrire passaggi agli sconosciuti dietro pagamento. Nonostante sia una tradizione consolidata, però, questi taxi “illegali” non sono considerati molto sicuri.

Mosca capitale. Rispetto ad altre conosciute capitali, Mosca è piuttosto “recente“: fu fondata infatti nell’anno 1147 dal principe Jurij Dolgorukij. Nel 1156 venne fortificata con una cinta di mura. Dopo il saccheggio del 1237-1238, quando i Mongoli la rasero al suolo uccidendone tutti gli abitanti, la città fu ricostruita e divenne la capitale d’un principato indipendente.

Fra alti e bassi, conquiste e ricostruzioni, da piccola fortificazione è arrivata ad essere la grande metropoli che oggi conosciamo, grazie anche all’inclusione nel perimetro di paesi limitrofi: Babuškin, Kuncevo, Ljublino, Perovo, Tušino nel 1960 e Solncevo nel 1986.

Nel corso del tempo la città ha ricevuto numerosi epiteti, che si riferiscono alle sue dimensioni e allo status preminente all’interno della nazione: La Terza Roma (Третий Рим), La Pietra Bianca(Белокаменная), Il Primo Trono (Первопрестольная), Le Quaranta Fortezze (Сорок Сороков), e Città Eroe (город-герой). Conoscendola meglio, scopriremo il perché di alcune di queste definizioni. Continua a leggere su Inchiostro Virtuale…