50 anni di boom: la Fiat 500

Era il 1957 e l’Italia, uscita distrutta dal secondo conflitto mondiale, conclusosi appena dodici anni prima, stava gettando le basi per quello che poi verrà riconosciuto come “Miracolo Economico”, ossia, quel periodo che va dal 1957 al 1968 dove il nostro Paese conobbe tassi di crescita superiori al 6% ed entrò nel Gotha dei Paesi più sviluppati del mondo.

In quell’anno, la Fiat, acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino, rispolverò un modello già prodotto alcuni anni prima: la 500 Topolino, prodotta dal 1936 al 1955. Una macchina super utilitaria che stravolgerà il concetto stesso di automobile e diventerà un simbolo del Made in Italy nel mondo e del periodo di benessere del nostro Paese. La prima serie della “nuova 500” venne messa in commercio al prezzo di 500.000£ (per intenderci, l’annualità, più tredicesima, di un lavoratore medio dell’epoca, paragonabili agli odierni 12.500€) e divenne subito un oggetto richiestissimo dagli italiani, raggiungendo nel triennio ’57-’60 le 115.000 vetture vendute, un risultato record per l’epoca. Le caratteristiche del successo sono da ricercare nella compattezza della macchina e del motore, che assicurava grinta e risparmio in termini di carburante consumato per chilometro percorso: con quasi 3m di lunghezza e 1,32m di larghezza e altezza, l’autovettura assicurava manovre in spazi ristrettissimi e capacità di destreggiarsi nel traffico urbano, crescente in quegli anni soprattutto nei grossi agglomerati urbani. Il motore, con una cilindrata di 480 cm cubici, assicurava 13 cv di grinta in ripresa ed una velocità massima di quasi 90 Km/h.

La 500 subì molti restyling negli anni in cui venne prodotta, sia per quanto riguarda la parte meccanica che per quanto riguarda la parte strutturale: 10 serie per 79 modelli differenti, dalla versione “Giardinetta” alla versione “America”, fino ad arrivare alla evergreen “500 Abarth”. La 500 venne prodotta fino al 1975, anno in cui debuttò nella gamma Fiat la 126, nuova super utilitaria con forme e caratteristiche nuove e moderne per i tempi. Tuttavia, nel 2007 la casa torinese decise di rispolverare il logo 500 e dare vita alla produzione della 500, che tutt’ora è in commercio ed in vendita come superutilitaria della casa torinese.

Le ragioni del successo di questo modello sono riscontrabili nell’economicità del mezzo, acquistabile dalla fascia medio/bassa della popolazione italiana, desiderosa di emergere come nuova borghesia del dopoguerra e nella forza d’acquisto di quest’ultima fornita dalle cambiali e dal pagamento rateale: un mezzo di pagamento che troverà fortuna nel periodo del miracolo economico, riuscendo a far acquistare a redditi medi quantità di beni di consumo, prima inarrivabili, con una spesa mensile o a determinate scadenze, contribuendo alla strutturazione del risparmio familiare che sarà l’àncora dell’Italia per tutto quel periodo.

Giuseppe Sollami


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