I trattati di Roma

Di Antinea Pasta – I politici del salto europeista: A dieci anni dalla fine della seconda guerra mondiale e dal fallimento della CED (Comunità europea di difesa), due grandi politici di respiro internazionale, il francese Jean Monnet e il belga Paul Henri Spaak, rilanciarono il progetto di integrazione europea.

Fondamentale fu il ruolo giocato da Jan Willem Beyen, Ministro degli Esteri olandese – propugnatore una vera integrazione economica generale che portasse a un’unione economica – che insieme a Spaak e Monnet predispose un memorandum su come concretizzare il progetto di integrazione economica.

Conferenza di Messina: Il primo passo fu rappresentato dalla Conferenza di Messina, svoltasi tra l’1e 3 giugno del 1955, nella quale i ministri degli esteri dei sei Stati che avrebbero costituito il nucleo iniziale della Comunità Economica Europea posero l’accento sulla creazione di due istituzioni che si occupassero di gestire il settore dell’energia nucleare e l’integrazione economica. Fu così costituito un gruppo di esperti indipendenti, presieduto da Spaak, con l’intento di perfezionare e trasformare in strumenti concreti le idee scaturite dalla Conferenza. 

Dopo lunghi mesi di negoziati e trattative il 25 marzo del 1957 si giunse alla firma dei Trattati di Roma che decisero l’istituzione dell’EuratomNome convenzionale della Comunità europea dell’energia atomica. Inizialmente creato con l’obiettivo di coordinare i programmi di ricerca per un uso pacifico dell’energia nucleare, oggi lo scopo dell’EURATOM è quello di contribuire all’elevazione del tenore di vita degli Stati membri e allo sviluppo degli scambî negli altri Paesi, creando le premesse necessarie per la formazione ed il rapido incremento delle industrie nucleari.  

CEE: La Comunità economica europea aveva l’obiettivo di promuovere, attraverso la formazione del mercato comune e l’armonizzazione delle legislazioni economiche nazionali, una crescita stabile e duratura al continente europeo. La creazione del mercato comune è sancita dai primi articoli del trattato che ne individua anche i tempi e le modalità.

Il trattato prevede anche l’abolizione dei dazi doganali tra i paesi membri e introduce una tariffa doganale comune da applicare ai paesi terzi.

Sul piano istituzionale si prevedeva l’Istituzione di una Commissione di nove membri, due per i tre Paesi più grandi (Francia, Germania e Italia), uno per i piccoli; di un Consiglio dei ministri; di un’Assemblea parlamentare di 142 deputati eletti dai parlamenti nazionali e infine una Corte di Giustizia per dirimere le controversie sull’applicazione dei Trattati. 

La Firma: Il 25 marzo 1957, alle ore 18.00, in Campidoglio a Roma, nella sala degli Orazi e Curiazi, vennero firmati i Trattati costitutivi rispettivamente della CEE e dell’EURATOM. I paesi firmatari furono sei: Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Per l’Italia sottoscrissero i trattati il presidente del Consiglio Antonio Segni e il ministro degli Esteri Gaetano Martino.


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