Predator verso il congedo, l’US Air Force lancia il nuovo drone Reaper

Di Francesco Tronci – Dopo ben 21 anni di servizio, l’Air Force statunitense ha intenzione di mandare in pensione il drone MQ-1 Predator all’inizio del 2018 per tenere il passo con il continuo evolversi degli ambienti di guerra.

L’MQ-1 ‘Predator’ e il suo successore MQ-9 ‘Reaper’ sono Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), più comunemente chiamati “droni”, prodotti dalla General Atomics di San Diego in California. L’APR viene pilotato a distanza da 2 operatori, pilota e osservatore/armiere, in una stazione di controllo di terra UAV. Tutte le immagini rilevate dal drone possono essere mostrate in tempo reale in tutto il mondo attraverso collegamento satellitare. I droni vengono principalmente impiegati per eliminare obiettivi prefissati come bunker, veicoli e altri obiettivi sensibili; all’occorrenza per portare fuoco d’interdizione in appoggio a forze di terra.

Il primo impiego operativo di un MQ-1 come ricognitore è avvenuto in Bosnia nel 1995 durante l’operazione NATO Deliberate Force ed è proseguito nelle operazioni Enduring Freedom in Afghanistan (2001) e Iraqi Freedom in Iraq (2003). Nel 2001 viene testato il lancio di un missile Hellfire-C nella base aerea USAF di Nellis in Nevada. L’anno successivo un Predator conduce la prima missione Hunter-killer eliminando con un missile Hellfire un veicolo civile sul quale erano stati individuati dei terroristi in Yemen. Il Predator B (MQ-9) è stato impiegato per la prima volta nel 2005 nel teatro dei Balcani ed è stato dispiegato per attacchi di precisione in Afghanistan dal 2007 e in Iraq dall’aprile del 2008.

L’intenzione di “congedare” l’attuale drone è per via del nuovo modello, l’MQ-9, meglio attrezzato, sia grazie alla sua maggiore velocità che a sensori ad alta definizione e, visto la maggiore grandezza (sfiora quasi le due tonnellate, rispetto ai 90 kg del Predator) gli permettono di equipaggiare un carico di armi più ampio.

Si conta che l’US Air Force, attualmente, abbia la flotta di aeromobili a pilotaggio remoto più numerosa al mondo con 175 “Reaper” e 150 “Predator”. Ad ogni modo si tratta di un congedo graduale; infatti, i Predator smetteranno di volare da luglio 2017 per essere dismessi progressivamente entro gli inizi del 2018.