Massacro di Capodanno a Istanbul

Il terrorismo colpisce ancora e stavolta lo fa nella notte di Capodanno. L’attentatore ha fatto irruzione al nightclub Reina a Istanbul e, contrariamente a quanto dichiarato fino a stamattina dai media, non indossava il costume di Babbo Natale.

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Il bilancio ufficiale riportato a questo pomeriggio è di 39 morti e 69 feriti dei quali tre versano in gravi condizioni e uno in condizioni critiche. L’attacco non è stato ancora rivendicato ma le caratteristiche fanno pensare a un attentato in perfetto schema Isis. Delle vittime 15 sono straniere e tra di loro non ci sarebbero italiani come riferito direttamente dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano.

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Molti gli interrogativi sulla dinamica dell’attentato: non si sa con certezza se il terrorista abbia agito effettivamente da solo. Di lui si sa che è entrato vestito di nero e incappucciato, imbracciando un fucile automatico con cui ha sparato ad un agente di guardia al locale, un volta all’interno ha massacrato le persone del locale, “sparando ovunque, come un pazzo” – come dichiara una testimone intervistata dalla Cnn turca – ed è riuscito a fuggire. È partita così una gigantesca caccia all’uomo estesa in tutta la Turchia. Alcuni testimoni sopravissuti alla strage hanno raccontato di aver sentito sparare più di una persona, forse due o tre terroristi. “Stanno cercando di creare caos, demoralizzare il nostro popolo, destabilizzare il nostro Paese con attacchi abominevoli che prendono di mira i civili – ha detto il presidente turco Erdogan – ma manterremo il sangue freddo come nazione e resteremo più uniti che mai e non cederemo mai a questi sporchi giochi”.