Ancora terrore in Turchia

ISTANBUL – Autobomba esplode in serata nel centro di Istanbul vicino alla Vodafone Arena, lo stadio del Beksitas di Istanbul. Il bilancio è di almeno 29 morti e 166 feriti, soprattutto tra la polizia: gli agenti rimasti uccisi sarebbero almeno 27. È stato un attacco terroristico: lo ha scritto su Twitter il ministro dei Trasporti turco, Ahmet Arslan. Il governo turco ha imposto il silenzio stampa. Una gran parte del centro di Istanbul è stata completamente isolata dopo la deflagrazione avvenuta alle 22.28 locali.

ANKARA – Il vice premier turco, Numan Kurtulmus, punta il dito contro il Pkk come responsabile del doppio attentato di Istanbul, il cui bilancio è di 38 morti e 166 feriti. “Non è sicuro – ha detto Kurtumulus – ma gli indizi portano al Pkk”. Secondo gli analisti turchi, dietro la strage di poliziotti – colpito un bus pieno di agenti in servizio vicino alla Vodafone Arena, lo stadio del Besiktas, dopo una partita – potrebbe esserci anche lo Stato Islamico. Al momento non c’è alcuna rivendicazione. Kurtumulus ha anche aggiunto che per l’autobomba sono stati utilizzati fra 300 e 400 chilogrammi di esplosivo. La maggior parte delle vittime sono agenti, ma sono rimasti uccisi anche 7 civili.
 
La Turchia ha dichiarato un giorno di lutto nazionale per oggi. L’agenzia di stampa di Stato turca Anadolu riporta che il premier Binali Yildirim ha ordinato bandiere a mezz’asta per commemorare le vittime. Inoltre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come ha fatto sapere il suo ufficio, ha cancellato un viaggio che aveva in programma in Kazakistan.


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