Le vittime illustri di questo 2016

Il Duemilasedici pare non aver avuto in simpatia la presenza su questo pianeta di grandi personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e di certi luminari della scienza e delle arti. Non potremo coprire le centinaia di migliaia di morti che saranno significative per alcune determinate comunità, ma cercheremo di segnalare quelle che hanno avuto un’eco internazionale di maggiore impatto. Ciò che più di ogni altra cosa dovrebbe far riflettere è come un anno, per alcuni, può sembrare “maledetto” per la dipartita di talune personalità di fama ma essere percepito da una parte del mondo all’altro in maniera estremamente differente. E lo stesso vale per ognuno di noi.

Solo il 10 gennaio, all’esordio di quest’anno, moriva l’eclettico David Bowie, un personaggio su cui non sono ammessi dubbi sul suo talento artistico e sul suo contributo alla storia della musica. Un’icona che vivrà per sempre sull’infinita schiera di artisti che si sono ispirati e continuano a ispirarsi a lui sul piano della presenza scenica come sul piano estetico teatrale. Inutile ricordare il suo vasto lascito musicale, sul quale abbiamo prestato – un po’ tutti, meno i più giovani – il nostro ascolto almeno una volta nella vita. Qualche giorno dopo ci lasciava uno degli esponenti più importanti di quella generazione di artisti italiani degli anni Venti, Sergio Vacchi, uno dei maestri dell’Informale italiano, il pittore poeta della “corrosione esistenziale”. È tornando alla musica che si deve riportare la morte di uno dei fondatori della storica band Eagles, Glenn Frey, polistrumentista e voce principale di alcuni dei singoli più di successo del gruppo musicale statunitense, tra cui si ricordano Take it Easy, Lyin’ Eyes, e la hit radio Heartache Tonight. Il 28 gennaio muore invece Paul Kantner, una delle colonne portanti della band tra le più acclamate a Woodstock ’69, i Jefferson Airplane. Non fu fondatore ma il suo estro creativo prese facilmente piede e continuò a esprimersi nella creatura venuta a formarsi dallo scioglimento degli Airplane, i Jefferson Starship di cui si può considerare il leader.

Ai primi di febbraio, esattamente il 3, ha certamente scosso gli amanti dei movimentati anni Settanta la scomparsa del fondatore degli Earth Wind & Fire, Maurice White, una delle voci più significative di sempre del R&B e della Disco music che ogni bravo disc jockey ha potuto inserire nella scaletta di una buona serata musicale. Meno conosciuto ma riconoscibilissimo è il doppiatore italiano Vittorio Di Prima, grande interprete dell’anima cinematografica di attori del calibro di Morgan Freeman, Anthony Quinn, Marlon Brando, Robert Duvall, oltre che di personaggi dell’animazione dagli antagonisti in diverse serie di Lupin, Henry in Monsters & Co e lo Sceriffo di Cars, per citarne i principali. Il 19 febbraio è fulminato dalla morte di un gigante della letteratura e della linguistica, Umberto Eco. Dopo una lotta durata due anni contro un tumore al pancreas si è spento a Milano all’età di 84 anni, rimanendo un’autorità intellettuale di indiscusso valore di cui si ricordano gli studi sui mass media, sulla cultura di massa, oltre a romanzi di successo, uno su tutti celeberrimo Il Nome della Rosa.

Marzo si apre con la morte della honduregna Berta Cáceres, barbaramente uccisa da un sicario in un agguato nella sua abitazione. La donna era la leader del popolo Lenca, forte attivista contro la distruzione ambientale da parte di alcune multinazionali sul territorio del proprio popolo, e aveva ottenuto diverse vittorie per evitare la costruzione di stabili industriali e deviazioni del Rio Gualcarque, il fiume sacro dei Lenca. Senza dubbio si è trattato di un assassinio politico che non ha lasciato indifferente la comunità locale, per cui combatte la figlia, omonima di Berta madre. La tragica morte di Keith Emerson, tastierista degli Emerson, Lake & Palmer, precederà solo di alcuni mesi quella di Greg Lake, entrambi fondatori e pilastri della straordinaria band che ha fatto la storia del progressive rock. Il primo soffriva di una malattia che lo costringeva a un uso ridotto della mano destra e che prevedeva precoci peggioramenti, causa di un’acuta depressione che ha portato Emerson a spararsi nella notte tra il 10 e l’11 marzo. Il secondo, fondatore anche dei King Crimson, altra band di indubbio successo nel panorama rock, è morto dopo una lunga battaglia contro il cancro.

Il 3 aprile si spegne Cesare Maldini, calciatore e successivamente allenatore, storica bandiera del Milan che ha vestito la fascia di capitano della squadra rossonera così come quella della Nazionale. Pochi giorni dopo morirà prematuramente il fondatore del Movimento Cinque Stelle Gianroberto Casaleggio, il discusso e schivo guru del partito italiano guidato da Beppe Grillo. Non passano molti giorni e muore Prince, l’immenso musicista che ha di fatto creato il proprio personaggio tramite diversi canali di comunicazione, dalla musica al cinema, dalla televisione alla produzione discografica. Anche se in circostanze che sembrano misteriose nelle prime ore, si capirà successivamente che è morto a causa di un’overdose accidentale.

Giorgio Albertazzi lascia definitivamente il palcoscenico della vita questo 28 maggio, grande attore di teatro e protagonista di importanti sceneggiati di successo. Da un altro palco – stavolta si tratta di un ring – ci ha salutato l’ex pugile Muhammad Ali, tra i più apprezzati e stimati sportivi della storia per il suo carisma e il suo carattere stravagante. Questo personaggio provocatorio, soprattutto per le parole che lanciava durante le conferenze stampa, spesso incentrate anche su temi al di fuori del pugilato, divenne infatti l’icona della controcultura degli anni Sessanta per il suo rifiuto alla leva militare obbligatoria nel periodo del conflitto che statunitense in Vietnam, fatto che lo portò ad essere arrestato. Per trent’anni, prima della morte, ha subito gli effetti del morbo di Parkinson ma ha continuato a impegnarsi in azioni umanitarie. Prematuramente, vittima della sfortuna, il 19 giugno muore la giovane promessa di Hollywood Anton Yelchin. L’attore rimane schiacciato dalla sua stessa auto, un grosso fuoristrada, lasciato senza freno a mano davanti il cancello di casa. Sul concludersi del mese muore Bud Spencer, il celebre attore italiano che ha raggiunto il successo in coppia con Terence Hill e con un passato da campione sportivo nazionale in diverse discipline del nuoto. L’attore, che si è impegnato a finanziare diversi progetti umanitari per enti di beneficenza e che insegnava a prendere la vita con spirito positivo e allegria, si è spento serenamente, a detta del figlio, dicendo “grazie”.

Balzando al 30 luglio si registra la morte di Anna Marchesini, attrice e doppiatrice italiana che ha raggiunto il successo nel trio con Solenghi e Lopez, ha combattuto per lungo tempo contro l’artrite reumatoide prima dell’aggravarsi irreversibile delle sue condizioni. Gene Wilder, straordinario attore dagli occhi di ghiaccio, si spegnerà il 28 di agosto dopo una sfiancante battaglia contro l’Alzheimer. Nella sua brillante carriera fu, tra gli altri, protagonista in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971) e nominato all’Oscar dopo la sua interpretazione in Frankenstein Junior (1974).

È il 16 settembre quando muore quello che è stato il decimo presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi. L’ex partigiano durante la Resistenza, è stato il primo presidente del Consiglio e primo capo dello Stato non parlamentare nella storia della Repubblica, ed anche il secondo presidente della Repubblica eletto dopo essere stato governatore della Banca d’Italia. Il 28 settembre morirà invece un’altra personalità politica di spicco nel panorama internazionale, Shimon Peres, il fu leader del partito laburista e premio Nobel per la pace nel 1994 per gli accordi raggiunti per mantenere un profilo pacifico con Yasser Arafat, anche lui Nobel per la pace in quell’anno. Il 13 Ottobre ci lascia invece il bagliore teatrale totale di Dario Fo, drammaturgo, attore e regista italiano di fama mondiale e vincitore del Nobel per la letteratura nel 1997. Icona della commedia dell’arte italiana rappresentata nel mondo, fu famoso per i suoi testi satirici e di contenuto sociale.

Tina Anselmi, prima donna a ricoprire il ruolo di ministro in Italia, muore all’età di 89 anni dopo essere stata partigiana durante la Seconda guerra mondiale e una dei principali promotori che in seguito elaborarono il Servizio Sanitario Nazionale. Ha ricevuto nel 2009 il prestigioso “Premio Articolo 3” come riconoscimento all’attività svolta durante tutta una vita spesa – anche a rischio della medesima – al servizio della libertà e dei valori di uguaglianza sanciti proprio dall’articolo 3 della nostra Carta Costituzionale. Il 7 novembre scompare il musicista e cantante Leonard Cohen, autore della celeberrima canzone Hallelujah  e protagonista di una grandissima carriera artistica con cui non ha mai lasciato l’apice. Il giorno successivo è invece il luminare della scienza, l’oncologo Umberto Veronesi a lasciarci, dopo una vita di studi per combattere il cancro, in particolare quello al seno. Direttore dell’istituto europeo di oncologia, ha ottenuto fama mondiale anche e soprattutto grazie all’ideazione della tecnica chirurgica della quadrantectomia.

Il 25 novembre muore dopo mesi di allontanamento dalle apparizioni in pubblico Fidel Castro, presidente del Consiglio dei ministri cubano e leader – e dittatore di fatto – indiscusso per trent’anni del partito unico del Paese. Dapprima protagonista della “rivoluzione cubana”, ebbe successivamente un ruolo di spicco internazionale durante le controversie tra Unione Sovietica e Stati Uniti.“The last but not the least”, nel giorno di Natale muore a soli 53 anni George Michael, una delle voci più riconoscibili di tutto il Ventesimo secolo e autore di grandissimi successi con gli Wham! una delle band più famose della storia del pop rock.

A mia nonna, Angelina.

Daniele Monteleone