Otto mesi con Eco Internazionale

Di Francesco Polizzotto – Otto mesi fa inauguravamo un blog per approfondire le tematiche di politica internazionale più rilevanti. Pensavamo ad una semplice piattaforma (a quindici firme) con articoli di analisi, ma capimmo subito di poter andare ben oltre l’idea originaria. Per la loro natura intrinseca, gli scenari internazionali sono mutevoli, dinamici ed in costante trasformazione.

Siamo stati presto travolti dalla contemporaneità degli eventi ed abbiamo (per necessità e per ambizione) ampliato la portata del nostro progetto; dal blog al sito il passo è stato breve e naturale. Giorno dopo giorno, articolo dopo articolo, vedevamo crescere il nostro seguito ed allargarsi la nostra squadra. Quello che ai nastri di partenza sembrava soltanto un forum per studenti di Relazioni Internazionali si andava trasformando in qualcosa di più interessante, di più concreto, di più grande. Con buona pace di quanti avevano provato a stroncarci sul nascere, “Eco Internazionale” riesce ad aggregare una ventina di teste pensanti attorno ad un ideale: un Giornalismo libero ed indipendente da logiche partitiche. Chi puntava sul nostro fallimento ha perso la sua scommessa!

Lavorando a testa bassa per far evolvere la nostra idea progettuale, ci siamo occupati del miglioramento del nostro prodotto di Redazione, dedicandoci sì alle analisi ma iniziando a curare anche la contemporaneità. Col tempo si è scelto di variegare la nostra offerta ed ecco organizzate le sei rubriche tematiche: “L’€co…nomia”, “Eco Journey”, “La Polveriera”, “Eco Women”, “Eco Culturale”, “Storie di Sport”.

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Il 2016 è stato un anno intenso e ricco di appuntamenti e non potevamo far finta di niente al cospetto di eventi di portata storica come la Brexit, il golpe turco, il voto negli Usa. Buona parte della nostra produzione è stata quindi convogliata in alcuni dossier specifici: “SpecialBrexit”, “L’eredità politica di Obama”, “Turchia, una terra tra minacce ed amicizie”, “Usa 2016: il duello finale”.    

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In questi otto mesi abbiamo provato a seguire le complesse vicende degli scenari internazionali, rendendole accessibili ad una platea di Lettori non solo ristretta agli esperti del settore. La nostra è un’Informazione fatta con passione, qualità ed originalità. Per gli amanti delle statistiche i dati aggiornati del nostro progetto parlano di 260 articoli in archivio, 1332 like sulla pagina face book, 813 follower su twitter e 18573 visualizzazioni sul sito. Basterebbero già questi numeri crudi per testimoniare il seguito della nostra realtà, che oggi può contare sulla passione e sulle capacità di 34 ragazzi/e. Quanti hanno deciso di aderire al nostro progetto lo hanno fatto in maniera libera, senza alcun condizionamento e senza aspettative di chissà quale tornaconto professionale, sbandierate ai quattro venti come specchietti per le allodole!  

Aver raggiunto determinati risultati ci rende orgogliosi, soprattutto perché lo abbiamo fatto contando soltanto sulle nostre forze. “Eco Internazionale” non ha alcun tipo di sponsor, lavora senza santi protettori, senza proclami fantasmagorici o titoli onorifici, senza il sostegno di “padrini” o “mammasantissima”. Chi continua ad ostacolare il nostro progetto sta sprecando tempo e fatica inutilmente. Chi invidia la nostra realtà alimenta i nostri successi. Chi ha paura della forza del nostro gruppo dovrà continuare ad averne sempre di più!

La mission di Eco è stata (è e continuerà ad essere) quella di far evolvere un’idea progettuale al di là del conteggio di like e di condivisioni. Ecco spiegata quindi la scelta, maturata nei mesi estivi e concretizzata nelle scorse settimane, di superare gli steccati del pc e dei social network, per creare una vera e propria realtà associativa.  Come già scritto nei precedenti editoriali, abbiamo sentito il bisogno di oltrepassare il lavoro di Redazione ed abbiamo deciso (senza forzature e con un consenso maggioritario all’interno del nostro gruppo) di diventare un’Associazione. Nessuna trasformazione della nostra mission originaria, che resta la nostra stella polare: continueremo a fare Informazione su scala globale per sapere dove va il mondo. L’aggiornamento quotidiano del sito sarà sempre il nostro obiettivo prioritario, ma l’evoluzione in Associazione ci porterà ad ampliare la nostra offerta. L’originalità del nostro progetto consisterà proprio in questa natura ibrida che abbiamo deciso di dare alla nostra realtà. Un blog di approfondimento che si trasforma in sito, che mette assieme diverse teste pensanti appassionate di Giornalismo e di Politica Internazionale, sul quale adesso stiamo costruendo un’Associazione. Iniziative culturali, convegni e seminari, attività ricreative e ricerca scientifica: questo e molto altro ancora sarà l’impegno che il nostro gruppo cercherà di onorare da qui in avanti. La registrazione del 20 e 31 ottobre ci apre un ventaglio di opportunità e sarà nostra preoccupazione coglierle e sfruttarle a 360 gradi.  Abbiamo fatto un bel percorso di crescita in questi otto mesi e siamo convinti di poter raggiungere le mete ambiziose che ci siamo prefissati.          

Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se solo abbiamo il coraggio di perseguirli” (Walt Disney).

Come Redazione continueremo ad osservare da vicino l’attualità internazionale, spaziando sull’intero globo: dall’America di Trump alla Russia di Putin, dalle sfide europee a quelle medio-orientali. Come Associazione siamo disponibili a collaborazioni di varia natura con realtà già esistenti, ma non arretreremo mai da quelli che sono i nostri capisaldi: libertà ed indipendenza!

Il 16 marzo, nell’editoriale di apertura, non sapevo se definire “Eco Internazionale” un’idea, un progetto, un sogno o una sfida. Oggi, a distanza di otto mesi, ribadisco che “Eco Internazionale” rappresenta una miscela esplosiva di tutte queste cose!