Tre mesi con “Eco Internazionale”

Di Francesco Polizzotto – Il primo trimestre di attività di “Eco Internazionale” può essere archiviato con soddisfazione ed orgoglio. Il primo mese può basarsi sull’entusiasmo, nel secondo si può andare avanti per inerzia, ma col terzo abbiamo avuto la conferma della serietà del nostro progetto. In barba ai maligni, in risposta agli scettici, stiamo facendo una cavalcata di successo. Con buona pace di quanti scommettevano sul nostro fallimento, abbiamo dimostrato giorno dopo giorno ed articolo dopo articolo la nostra forza.

Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. La capacità di dirigere la realizzazione individuale verso degli obiettivi organizzati. E’ il carburante che permette a persone comuni di raggiungere risultati non comuni” (Andrew Carnegie)

I risultati che stiamo ottenendo non arrivano per caso, ma sono figli di una Passione contagiosa tra tutti i membri della nostra squadra. Abbiamo raggiunto un’alchimia unica tra persone molto diverse, provenienti da esperienze differenti, con orientamenti politici variegati. Questa eterogeneità si sta rivelando il nostro miglior punto di forza, perché ci sta consentendo di mantenere fede ad uno dei capisaldi della nostra mission originaria: il carattere scientifico e non politicizzato dei nostri articoli. Inoltre dal sano confronto tra diversi punti di vista stiamo rinvigorendo il nostro bagaglio culturale e stiamo approfondendo quegli stessi saperi che in questi anni abbiamo recepito dai libri di testo.

Nell’ottica di una crescita costante della nostra realtà, stiamo dedicando parte del nostro lavoro alla promozione del nostro progetto. Passati dal blog al sito lo scorso 10 maggio, stiamo adesso pensando ad un ulteriore step evolutivo: in cantiere abbiamo diverse opzioni e le stiamo ponderando tutti assieme per poi decidere quella migliore per il bene dell’intera squadra.

Abbiamo creato un cocktail esplosivo di umiltà ed ambizione, pacatezza e consapevolezza delle nostre capacità, discrezione ed ostentazione del nostro potenziale… ne sta venendo fuori un mix straordinario per quantità e qualità di lavoro prodotto. Alla base di tutto il nostro progetto c’è un’organizzazione quasi maniacale, nella convinzione che ogni minimo dettaglio possa fare la differenza.

Il mio primo editoriale, col quale presentavo “Eco Internazionale”, si apriva con queste parole:   ‹‹Che cos’è “Eco Internazionale”? Un’idea, un progetto, un sogno, una sfida? Direi una miscela esplosiva di tutte queste cose!›› Dopo tre mesi di attività siamo perfettamente consapevoli  di aver avuto l’idea giusta, di aver posto le basi di un valido progetto, di aver realizzato un sogno e di aver vinto una sfida. Abbiamo avuto l’idea giusta perché il doppio cambio di target (dal cartaceo al blog e dall’informazione universitaria agli scenari internazionali) ci ha fatto respirare aria nuova e ci ha stimolato maggiormente. Abbiamo posto le basi di un solido progetto perché tutti quanti (ognuno con i suoi distinguo e le sue percezioni) siamo sicuri che “Eco Internazionale” oltrepasserà i percorsi di studio personali e diventerà col tempo qualcosa di più di un semplice interesse. Abbiamo realizzato un sogno perché stiamo dando sfogo ad una Passione, quella per il Giornalismo, che avevamo tenuta nascosta e che ora riusciamo a sprigionare in tutte le sue meravigliose forme. Infine abbiamo vinto una sfida prima di tutto con noi stessi e secondariamente con tutti quelli che a vario titolo, forse per invidia o forse per paura, avevano provato a stroncarci sul nascere, a boicottarci, ad ostacolarci in qualsiasi maniera.

La grandezza del successo si misura dall’invidia che esso genera (Xavier Wheel)

Promettiamo a tutti i nostri Lettori, a tutti i nostri sostenitori, a tutti coloro che ci seguono e che continueranno a farlo, di procedere su questa linea per offrire un prodotto sempre migliore. Il viaggio di “Eco Internazionale” prosegue. Accompagnateci e non ve ne pentirete!