Dai 5 bundes-euro ai 500 «Bin Laden»

L’Euro, la nostra moneta! Cosi sottolineava uno spot del 2001 in Italia, a qualche mese dall’ingresso della moneta unica nei nostri portafogli. Oggi, cosa è rimasto di questa nostra moneta unica? È notizia di qualche settimana fa che la Germania ha coniato la nuova moneta da 5 euro, valevole legalmente solo sul territorio tedesco: la moneta è una chiara rivisitazione del Deutsche Mark ed è, inoltre, il simbolo della chiara supremazia tedesca sulle decisioni monetarie europee.

Pur essendo appetibile per i collezionisti (non vi nascondo che ho già richiesto alcuni pezzi della nuova moneta, rigorosamente fior di conio!), mi sembra molto azzardato, in un momento di crisi identitaria dell’intera macchina Europa, rendersi indipendenti e coniare una moneta: ciò diviene simbolo di totale disinteresse delle decisioni comunitarie. Certo, qualcuno potrà sollevare il dubbio su questa mia affermazione, sottolineando il fatto che già ogni paese conia annualmente monete di vari tagli e di varie tipologie: oro, argento e leghe minori (l’Austria coniò alcuni anni fa una moneta da 100.000 €, di circa 32 Kg di Oro 999 millesimi), ma tutte queste, pur avendo regolare corso legale in tutta l’Europa, assumevano solamente un valore collezionistico. Far circolare oggi una moneta propria nel solo territorio nazionale è un azzardo all’intero sistema monetario europeo. Stiamo attenti!
L’altro caso, uscito qualche giorno fa dagli uffici della BCE è quello relativo al blocco della produzione dei tagli di 500 Euro, i c.d. “Bin Laden”, dal momento che le maggiori transazioni effettuate con questa banconota erano (e sono) di natura illecita.

Sicuramente è una buona mossa per combattere l’evasione e l’illecito, ma questa mossa deve essere accompagnata da un termine ben preciso in cui la banconota cesserà di aver valore legale: bloccare la sola produzione non fermerà di sicuro la circolazione di tale banconota nel territorio europeo.
Sono sempre stato convinto che l’Euro necessiti di una rivisitazione completa: non solo grafica, come sta avvenendo per la nuova serie cartacea “Europa” (di cui disponiamo già i tre pezzi minori 5, 10 e 20), ma proprio funzionale. Usare la metodologia inglese, che prevede solamente tagli minimi (fino al taglio da 50£) è un ottimo metodo per conciliare lotta all’evasione e incentivo all’uso della moneta elettronica. Inoltre, un programma di stampa di banconote da 1 e 2 euro ridarebbe valore a tagli che ormai sono paragonati alle nostre amate vecchie 100 e 200 lire.

Ridare valore all’Euro e farlo divenire strumento di Unione, queste sono le parole chiave per rilanciare l’Europa, già martoriata da innumerevoli fattori di frammentazione.

Giuseppe Sollami