L’album consigliato: Queen, News of the world (1977)

Nel 1976 il punk irrompe nella scena musicale provando a spazzare via i vecchi “dinosauri del progressive e del blues rock”. I Queen non si tirano indietro, accettano la sfida e producono in soli tre mesi uno dei più grandi e iconici album della storia della musica. Abbandonando il prog, (fatta eccezione per il brano It’s late) il gruppo produce un LP totalmente vario che passa dalle ballate al blues, dal latino americano al pop, dal punk al rock.

Il 33 giri contiene i due inni immortali della band – We are the champions e We will rock you – che sancirono la nascita del Rock Arena, ossia il rock creato per coinvolgere appositamente il pubblico. Le tematiche e i testi dei pezzi risentono delle forti tensioni sociali degli anni ‘70 e delle influenze del punk. La protesta giovanile è chiaramente citata in We will rock you, Fight from the inside e Sheer heart attack. La band inoltre attacca e accusa la stampa inglese d’invadenza nella privacy delle persone e di diffamazione. Il titolo stesso del disco è il nome del defunto tabloid “The News of the world”, che fu in perenne contrasto coi Queen. Il vinile ebbe grandissimo successo in Europa e soprattutto negli USA dove We are the champions e We will rock you divennero e restano grandi inni sportivi. L’iconica copertina disegnata da Frank Kelly Reas ritrae un robot gigante che semina caos e uccide la band. Il 33 giri è considerato una delle migliori produzione nella discografia dei Queen e grazie alla sua varietà ed alla sua freschezza nella ascolto resta un album accessibile sia a chi ricerca un sound diretto ma anche a chi vuole riprendere un po’ di musica altamente professionale,ormai purtroppo quasi inesistente nei nostri giorni. Ascoltatelo, non resterete delusi.

Valentino Billeci