Il Team Europe ha vinto

Di Marco Tronci – Tornano vittoriosi i ragazzi del Team Europe dalla loro ultima avventura in America latina. Un grande inizio per questa giovanissima selezione, nata quasi un anno fa, che raccoglie giocatori provenienti da tutta Europa.

Abbiamo chiesto ad Antonio Battista, dirigente e giocatore, di raccontarci questa esperienza e i progetti che attendono il Team.

51334891_317251478913057_885918583408820224_oCome valuteresti questa prima vostra apparizione in un torneo internazionale di football americano?

«Totalmente positiva e in realtà, entusiasmante. IAAFL, che è lo strumento di AICS – uno dei maggiori e storici Enti di Promozione Sportiva in Italia – per lo sport del Football Americano, ha creato il Team Europe anche con l’obiettivo di contribuire al successo della prima edizione del Torneo Panamericano. Lo stesso Presidente AICS, Bruno Molea, nel corso di una visita ufficiale nell’estate 2018, aveva accreditato l’Organizzazione del Torneo presso il Ministero dello Sport del Chile, perché coinvolgesse tutto il Sudamerica. Infatti il piano è di rendere il Torneo Panamericano un appuntamento almeno biennale e “continentale”, ossia ospitato, di volta in volta, da un diverso Paese.

Non bisogna dimenticare che AICS promuove lo sport a livello amatoriale, e oggi il Football Americano – praticato ormai da oltre quarant’anni in Italia – può finalmente ascriversi tra gli sport che hanno una base di appassionati, oltreché di tifosi, di società sportive e di praticanti. La nostra attività viene svolta su base completamente volontaria e, per la maggior parte, autofinanziata, e il compito di IAAFL, considerata la distanza e i costi della trasferta, era decisamente arduo. Anche il periodo temporale ha rappresentato una difficoltà. Gennaio, ancorché in Sudamerica sia estate, in Europa è un tempo di ripresa dopo le feste natalizie per i nostri atleti – nella maggior parte studenti e lavoratori – non è facile né assentarsi né reperire i fondi necessari».

50986801_317251528913052_6586740413258792960_oCosa vi rimarrà di questa esperienza?

«Una scoperta e una conferma. Che il Football Americano è uno sport popolare ormai a tutte le latitudini. Le caratteristiche proprie di questo sport (che ne fanno ancora il più presente nei programmi scolastici, dalle High Schools alle Università, degli Stati Uniti): l’inclusione, la possibilità per atleti di qualunque stazza di giocare, e il coinvolgimento – ognuno dei componenti della squadra partecipa al risultato di ogni azione – contribuiscono fortemente all’espansione.

Che il nostro progetto, che sublima queste tipicità al livello più universale, va nella giusta direzione. Proprio in questi giorni ha avuto inizio, grazie al lavoro del nostro General Commissioner, Walter Sabbioneda, il primo campionato IAAFL di Costa Rica. Il prossimo obiettivo è un torneo Panafricano».

51493019_317251575579714_8807927899081408512_oAvete riscontrato un notevole gap di gioco fra le diverse selezioni?

«Proprio per le caratteristiche già citate, nel Football Americano il concetto di “selezione” è già di per sé complicato, perché l’amalgama che si crea con i compagni di squadra non è ripetibile. Non sempre la somma delle individualità di una formazione “all star”, nonostante la maggior qualità dei singoli, garantisce il massimo risultato.

Il livello del Football mostrato dalle squadre sudamericane partecipanti è interessante e il Team Europa, anche con una formazione più completa – dato l’esiguo numero rispetto ad una squadra al completo, i nostri atleti hanno tutti ricoperto un doppio ruolo – avrebbe incontrato un’opposizione più che degna».

Quali sono i vostri prossimi appuntamenti?

«Il 9 giugno prossimo, alcuni dei nostri atleti parteciperanno come ospiti, tra le fila dei Waves di Sanremo, al 2° TransAlp Bowl, un incontro secco, annuale, tra una squadra italiana ed una francese, entrambe affiliate IAAFL nei rispettivi Paesi. L’anno scorso, la prima edizione, svoltasi a Sanremo, è stata vinta dalla Selezione Italia e tocca ai cugini francesi ospitare la rivincita.

50951997_314394669198738_6506988531338969088_oL’appuntamento successivo, per il quale si riconvocherà il Team Europa, è per luglio 2019, dal 2 al 7, nella vicina Spagna. Tortosa, storica città delle Terre dell’Ebro in Catalunya, ospiterà l’edizione 2019 degli World Sporg Games (conosciuti anche come le Olimpiadi Amatoriali) organizzate da C.S.I.T. (Confédération Sportive Internationale Travailliste et Amateur). IAAFL è stata invitata ad oganizzare il torneo di Football Americano, nella specialità a 9 giocatori, che farà parte per la prima volta dei Giochi. Hanno mostrato interesse squadre da tutto il mondo: dall’India al Pakistan, dalla Russia alla Turchia, dall’Ecuador al Marocco, dai padroni di casa della Catalunya».

IMG-20190124-WA0109E’ ancora aperto il reclutamento?

«Ovviamente l’adesione al Team Europa è sempre possibile sia per gli atleti che vogliano vivere un’esperienza unica sia per gli allenatori che vogliano confrontarsi con una realtà internazionale. C’è posto persino per gli arbitri, che nel Football Americano lavorano, anch’essi, in squadre dai 5 ai 7 elementi.

Più avanti, già per il 2020, il Presidente IAAFL pensa ad un vero e proprio Campionato del Mondo del Football Americano amatoriale in Italia.

Proprio i World Sport Games, nell’edizione del 2021, potrebbero essere ospitati in Italia.  Roma è infatti candidata ad ospitarli, in ballottaggio con Zagabria. Noi della IAAFL auspichiamo, ovviamente, che la Capitale batta la concorrenza dei croati anche se ciò significherà rimboccarsi le maniche assieme a tutto l’AICS nazionale.

Nel mezzo ci saranno senz’altro altre occasioni per altre splendide e indimenticabili avventure del Team Europa o, come li chiama il Direttore Tecnico IAAFL e Head Coach, Angelo Giannuzzi – per sottolinearne lo spirito avventuriero e la caratteristica di “scugnizzi” e “randagi” del Football,  Team Eu-Rogues». 
(Rogue = birbone, furfante, filibustiere, anarchico)


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